Tra dati variabili, indirizzari, carte fedeltà e codici alfanumerici scopriremo come la stampa può giocare un ruolo fondamentale per ottenere ottimi risultati per strategie di fidelizzazione.
La zona di comfort è lo spazio in cui ognuno di noi è a proprio agio. Questa zona esiste in ogni atteggiamento quotidiano, nel lavoro così come nei rapporti sociali. Ci piace infatti tornare nello stesso luogo, essere rassicurati dagli stessi visi, discutere con le stesse persone e dialogare degli stessi argomenti. Ci piace, insomma, sentirci tranquilli come se fossimo in famiglia. Questa regola vale anche nella nostra attività professionale, con i nostri colleghi così come con i clienti.
Negli affari (anche quelli quotidiani), conoscere la persona che ci sta offrendo un servizio è sempre un gran vantaggio per entrambi. Un cliente che torna rappresenta un guadagno in termini economici, di immagine e di comunicazione. Inoltre, mantenere un cliente fedele alla propria attività costa molto meno che acquisirne uno nuovo. La fidelizzazione, conquistata attraverso strumenti come carte fedeltà, promozioni, community on-line, è un’azione obbligatoria nella visione e prospettiva di crescita di qualsiasi attività di settore (Ninja Marketing e The Marketers vi sentite tirati in causa? n.d.r.). Ha bisogno sicuramente di competenze, di capacità e di strumenti. Si parte dal conoscere il cliente (con attività di CRM e database clienti), di scrutarne le sue preferenze e capirne le sue particolarità, per poi coccolarlo. Bisogna conoscerlo come fosse un caro amico verso il quale non sbaglieremmo mai un regalo. In questo modo, infatti, si potrà creare un’offerta a seconda delle sue preferenze, senza tirare a caso tra un’idea e l’altra. Inoltre, la personalizzazione di ogni proposta, così come la necessità di rendere il cliente il centro del vortice generatore, è il fulcro attorno al quale si basa qualsiasi strategia di fidelizzazione. La stampa quali strumenti ci offre per poter raggiungere i nostri scopi ed aiutarci a migliorare la nostra attività?
La fidelizzazione è una serie di azioni di marketing che mira al mantenimento della clientela già esistente e si realizza attraverso una serie di strategie per aumentare il suo grado di soddisfazione. In questo articolo di Bleed parleremo di praticità, di lavorazioni, ossia di cosa effettivamente serve per creare uno stampato efficace per la fidelizzazione. Spesso il mezzo più utilizzato è la Fidelity Card, uno strumento utile per l’identificazione del cliente e che è il simbolo di riconoscimento e di appartenenza. Alla categoria di fidelity card appartengono varie card regalo, buono sconto, voucher e molti altri prodotti. Cosa rende particolare la fidelity, e perché ha avuto tanto successo nel tempo? La personalizzazione ed il riconoscimento. La migliore attenzione al cliente avviene, infatti, quando ci si rivolge a lui direttamente. La fidelity porta il nome del cliente e la sua storia registrata sul barcode, nient’altro. Questa è la strada per poter legare ogni cliente o associato. Come possiamo personalizzare i nostri stampati a misura per ogni cliente?
La risposta alla domanda è legata ad una lavorazione dei supporti stampati: l’applicazione dei dati variabili. I dati variabili possono declinarsi, infatti, in diversi modi e con diversi obiettivi, soprattutto il loro uso nella fidelizzazione può variare per ottenere differenti risultati. È una vera e propria costellazione con applicazioni e modi di utilizzo che variano l’uno dall’altro. Il loro uso, infatti, dipende sempre dal risultato che si vuole ottenere. Per semplificare la comprensione dei dati variabili finalizzati alla fidelizzazione del cliente è opportuno suddividere questa lavorazione in tre grandi macro-categorie: gli indirizzari, i barcode/numerazione con codice QR code e gli alfanumerici. Ognuna di queste tre categorie ha un’applicazione che porterà a un risultato specifico e differente. La fidelizzazione del cliente, come abbiamo detto, passa attraverso la sua conoscenza (ottenibile attraverso la pratica del CRM) e attraverso la capacità di farlo sentire unico, speciale e soprattutto riconosciuto. Analizziamo quindi come poter applicare questa strategia con i dati variabili, scoprendo le categorie alla luce di esempi e case histories da prendere come spunto per riconoscerli.
Gli indirizzari sono un potente strumento di personalizzazione per arrivare direttamente al cliente, anche in senso fisico. È il toc toc alla porta per farsi riconoscere, sorridere al proprietario di casa, presentarsi ed essere accolti. Naturalmente il resto del lavoro viene fatto dalla comunicazione. Gli indirizzari permettono di personalizzare lo stampato con il nome, il cognome e altre informazioni a scelta che appartengono al target: non soltanto lettere di corrispondenza, quindi, ma qualsiasi altro tipo di supporto comunicativo. Supponiamo di avere una gelateria. Nel nostro database sappiamo che Mario Rossi ama il gelato al cioccolato e conosciamo anche il suo domicilio... perché non inviargli un buono sconto per tentarlo? Il buono potrebbe ad esempio dire: “Mario Rossi, questo è uno sconto di 2€ è per il tuo gelato al cioccolato, il tuo gelato preferito!”. Un esempio di strumento personalizzato sul cliente è la celebre card in pvc con il nome. Queste card, le fidelity appunto, coniugano caratterizzazione del cliente e dati variabili e sono importantissime per stringere la presa sul nostro obiettivo, perché al nome possono essere legati codici sconto, promozioni o vantaggi dedicati.
Usiamo un esempio a noi molto caro: circa 2 mesi fa lo staff di Sprint24 ha progettato un buono sconto legato al tema del viaggio, creando un boarding pass con sconto per una esplorazione del mondo della stampa. È stata un’operazione commerciale mirata all’acquisizione di nuovi clienti e al rafforzamento di quelli storici. Il boarding pass inviato conteneva la stampa del nome e cognome di ogni cliente.
I barcode e i qrcode sono delle tecniche estremamente efficaci per identificare immediatamente un prodotto, un oggetto o un cliente. Cosa sono precisamente? Dei sistemi grafici con codici di identificazione che restituiscono informazioni. Queste tecnologie vengono utilizzate spesso per l’immediata identificazione perché permettono all’azienda di conoscervi (al fine di di proporvi promozioni o informazioni secondo i vostri gusti d’acquisto), o di tracciare l’oggetto senza difficoltà. In questo modo, qualsiasi informazione legata a quel codice sarà, se opportunamente registrata, un dato fondamentale da analizzare. Il QRCODE è simile al barcode, è sempre quindi un segnale grafico, ma non ha variabili e riporta ad un solo risultato. Il QRCODE infatti viene scannerizzato con un’apposita applicazione mobile che ti trasporta sulla pagina web di riferimento. Ed è facilmente generabile con programmi free sul web. Utile per permettere una navigazione diretta ad una pagina informativa o per facilitare la navigazione e rimandare alla landing page selezionata. Il QRCODE è un valido strumento per la fidelizzazione da sfruttare per il tracking dei clienti o per indirizzarli verso una pagina pubblicitaria, una newsletter o una mailing list.
Una nuova casa di produzione di Mountain Bike, Trek-King, decide di produrre una serie limitata di 100 biciclette d’alta gamma. Ha bisogno però che i suoi prodotti siano immediatamente tracciati e riconducibili al cliente che li ha acquistati, per ragioni commerciali. Per fare questo crea 100 barcode differenti, stampando delle etichette che sono applicate ad ogni bicicletta. Ogni volta che un cliente differente acquista una scatola, il negozio crea un profilo utente e lega il barcode per tracciare immediatamente l’ordine. Successivamente, il cliente viene sollecitato ad inserire il codice nel sito della Trek-King per poter ricevere assistenza dedicata ed un premio speciale. Una nuova startup di sharing mobility italiana, Go!Street, vuole sponsorizzare il suo servizio ai clienti di un quartiere della sua città. Decide quindi di stampare dei volantini con QRCODE che riconducono ad una pagina internet con un codice Buono Sconto per primo utilizzo del servizio e con le informazioni principali dell’attività: sulla pagina internet c’è anche un campo dove registrarsi per far parte della nuova community.
La numerazione è una lavorazione utile per poter tener sotto controllo il flusso dei propri propri clienti o dei prodotti che si desidera distribuire. La card d’appartenenza a una fondazione o ad un’associazione ha infatti spesso una numerazione progressiva. Perché? Perché in questo modo si può conoscere il numero esatto dei partecipanti o degli affiliati alla propria attività. La numerazione è anche utile durante eventi o party. Se c’è un evento di lancio prodotto, e il numero di consumazioni è limitato, si può pensare di stampare dei blocchi madre/figlia con numerazione, in modo da tener sotto controllo il consumo durante l’evento.
I codici alfanumerici sono utilizzati molto spesso per concorsi a premi, ricariche, sconti o anche elaborazioni di password differenti.
La loro importanza risiede nel fornire sempre un codice differente per ogni cliente o premio, sono infatti perfetti per fornire un tracciamento singolo di ogni codice e quindi necessari nell’elaborazione dati per una campagna di fidelizzazione. Sembrerebbero simili ai barcode, e in effetti è vero. La differenza risiede nell’assenza grafica, poiché questi si compongono semplicemente di numeri e lettere. L’azienda di giochi da tavolo e di ruolo Fantasy Unicorn vuole offrire degli sconti specifici a tre categorie di clienti: vuole infatti premiare i clienti storici, chi ha effettuato solo un ordine e chi si è iscritto alla newsletter senza mai ordinare. Per realizzare questa distinzione utilizza Microsoft Excel: divide in tre gruppi i suoi clienti, crea dei codici alfanumerici singoli per ogni singolo cliente e associa lo sconto a ogni categoria di clienti e quindi a ogni codice alfanumerico. Invia poi la lista di codici alla tipografia con le specifiche del prodotto da stampare.