Hai scritto finalmente il libro che tenevi nel cassetto? Ora però manca solo la stampa. Se vuoi un prodotto editoriale esteticamente perfetto, devi conoscere il percorso di stampa e le tipologie di rilegatura.
Infatti gli elementi da considerare sono diversi, dalla scelta della carta alle segnature di stampa. Ecco dunque una breve guida, per aiutarti nella realizzazione del tuo prodotto editoriale.
I fogli macchina, noti anche come “plance”, sono fogli standard su cui si stampano più elementi che possono essere uguali o diversi (posa), per un numero di volte ripetuto (resa).
Il foglio macchina è l’intero foglio di stampa e può essere di diverse misure standard. Il foglio macchina non rifilato è di gran lunga più grande rispetto al risultato finale perché quando si impagina il contenuto è necessario lasciare un bordo in previsione del taglio. Utilizzare i fogli carta consente di ammortizzare i costi e ridurre lo spreco di carta.
Questi elementi sono importanti per il tipografo, permettendogli di verificare la qualità di stampa, e per il rilegatore, che procede con la seconda fase della lavorazione del libro.
In tipografia la segnatura è l’insieme di pagine che vengono unite alla copertina per ottenere un libro. Ci sono due tipi di segnature:
L’imposizione è un passaggio che si svolge in fase di prestampa: stabilisce come la singola facciata di una pubblicazione sarà sistemata sul foglio macchina. Questo procedimento consente di stampare più pagine disposte in un unico foglio. Il foglio stampato e ripiegato su sé steso più volte formerà la segnatura.
L’imposizione oggi è un sistema digitale che permette di collocare più pagine singole in un’unica messa in pagina. Si possono quindi ottenere segnature di molte pagine anche se quelle di uso comune sono la stampa sedicesimi, ottavi, dodicesimi, ventiquattresimi e i quartini. L’imposizione tiene conto dei seguenti fattori:
Tutte le pagine di un libro possono essere suddivise equamente nei fogli macchina. In un singolo foglio potranno entrare almeno 4 pagine, e altri formati standard possono contenerne anche 8, 12, 16, 24, 32 e persino 64. Il numero totale delle pagine deve essere divisibile per il numero di pagine a foglio. Quindi un libro di 80 pagine potrebbe essere costituito da 5 fogli con 16 pagine ciascuno; se le pagine fossero particolarmente grandi, si potrebbero utilizzare 10 fogli da 8 pagine.
Si tratta essenzialmente di organizzare il massimo numero di pagine su un singolo foglio macchina per ottimizzare lo spazio ed evitare eventuali pagine bianche sul foglio finale ripiegato.
Il numero di pagine che può essere sistemato su un foglio dipende anche dal suo peso: più la carta sarà spessa, meno potrà essere ripiegata. Solitamente l’imposizione è eseguita digitalmente dal tipografo con l’utilizzo di software dedicati. Con questi, è possibile posizionare importanti elementi sul foglio, inclusi i crocini di taglio, di registro e le guide per la piega.
I fogli usati per la stampa di libri vengono tradizionalmente piegati con triplice piega a croce (o piega ad angolo retto) per formare un ottavo: una segnatura da 16 pagine e 8 fogli. Un foglio può essere piegato più o meno 3 volte, creando segnature con diverso numero di pagine. Questi limiti non dipendono dal formato: 8 pagine, 1 piega a croce = ottavo 16 pagine, 3 pieghe a croce = sedicesimo
Di norma, il foglio viene stampato su entrambi i lati e bisogna lasciare spazio anche per informazioni aggiuntive utili al processo di stampa: le barre dei colori, i segni di taglio, di registro e le guide per la piega, la fascicolazione e le segnature. Dovrebbe anche esserci spazio per la cosiddetta pinza macchina, che è l’area del foglio afferrata dalla stampante e usata per trascinare il foglio attraverso la macchina.
Dopo stampa e piega, la pagina viene rifilata al formato esatto. Per farlo, il rilegatore ha bisogno dei crocini di taglio, posizionati agli angoli della pagina nella sua dimensione finale.
L’abbondanza è un margine di pochi millimetri, aggiunto al lato del file. Questo spazio bianco serve a proteggere il contenuto della stampa dal taglio tipografico che potrebbe non essere perfetto al 100%.
Quando lavori con le segnature di stampa, devi sapere da subito quale rilegatura sceglierai. La decisione dipenderà dal numero di pagine e anche dal tuo budget.
La rilegatura influenza anche l’ordine in cui le segnature di stampa vengono assemblate.
Conoscere le segnature di stampa, cos’è il quartino in tipografia, l’abbondanza e tutti gli elementi di cui ti abbiamo parlato può aiutarti a realizzare al meglio il tuo progetto grafico.
Devi sempre tenere a mente che ogni segnatura è una tiratura, e per ogni tiratura devi scegliere carta e inchiostro da utilizzare Facciamo un esempio pratico: una piccola brochure di 16 pagine più copertina. L’intera pubblicazione ha in realtà 20 pagine. La copertina è una segnatura da 4 pagine e anche le 16 pagine interne possono essere una segnatura da 16 pagine, due segnature da 8 pagine, oppure una segnatura da 12 pagine con un’altra da 4, o qualsiasi altra combinazione che totalizzi 20 pagine
Sta a te scegliere quella più adatta!