Le cartelle dattiloscritte sono strettamente legate all'editoria del passato. Si trattava di un metodo utilizzato per conteggiare la quantità di testo in un manoscritto quando si usava consegnare agli editori lavori dattiloscritti. A quel tempo, si tendeva a compilare pagine di testo di 2000 battute l'una, allo scopo di prevedere con facilità quanto avrebbe sviluppato il volume finale una volta stampato.
Nel contesto dei servizi di stampa online, il concetto di cartella dattiloscritta potrebbe sembrare obsoleto, ma in realtà non lo è. Anche se oggi si utilizzano strumenti di elaborazione testi digitali per produrre documenti, la 'cartella' rimane un'unità di misura importante, soprattutto quando si devono effettuare stime di traduzioni, correzioni di bozze o stime di costi di stampa.
Un servizio di stampa online, per esempio, potrebbe basare il suo listino prezzi sul numero di 'cartelle' nel documento da stampare. Per esempio, un documento di 10.000 parole potrebbe essere considerato come contenente 5 'cartelle'. Questo consente di avere un prezzo più equo e accurato rispetto alla semplice conteggio delle parole, soprattutto in presenza di parole lunghe o straniere.
Quindi, anche se la 'cartella dattiloscritta' può sembrare un concetto antiquato, rimane molto rilevante e utile nel mondo moderno della stampa digitale e online.