Se è vero che ogni regola può essere infranta, è vero anche che per farlo bisogna prima conoscerle! In grafica, come in ogni forma d’arte, è difficile delineare dei parametri precisi perché ogni superamento di essi può portare a una rivoluzione positiva.
Qui di seguito però ti indichiamo 10 “regole” più o meno sempre valide o comunque da cui partire... per infrangerle c’è sempre tempo!
“Mi sembra un po’ vuoto”: verosimilmente sarà una delle frasi ricorrenti che sentirete dire dai vostri clienti, seguita dal “mi fai il logo più grande”. Questo avviene perché generalmente non si ha una reale percezione del bianco e di come esso in realtà sia un importantissimo componente di un impaginato grafico: serve a dare aria, leggerezza, ma allo stesso tempo può enfatizzare l’attenzione su un determinato elemento, magari lasciato “fluttuare” in uno spazio bianco. Se riuscirete a far capire ai vostri clienti l’importanza del bianco, sarà un’importante conquista, senza dover necessariamente riempire ogni pixel del vostro impaginato.
Sono ormai moltissimi i progetti che vengono semplicemente impaginati al computer senza fare una qualche prova di stampa e questo è un grande errore perché, quando utilizziamo un programma di impaginazione o comunque digitiamo un testo, non è facilissimo rendersi conto di quanto piccoli (o grandi) possono essere i font che utilizziamo! Per rendere un testo leggibile **ci aggiriamo intorno ai 10-11 pt, ma per esempio questa è una regola che non vale per i biglietti da visita che essendo un prodotto più piccolo, farebbe risultare un testo da 11 pt. eccessivamente grande. La differenza poi la fa anche la **tipologia di font: un carattere serif ha bisogno di un corpo maggiore rispetto a un font senza grazie poiché più particolareggiato.
È quella formattazione del testo per cui ogni riga è allineata sull'asse centrale della giustezza, dando quell’idea di componimento poetico in versi. Per i testi generici (che siano narrativa, romanzi, cataloghi tecnici ecc.) è preferibile e decisamente più indicato, utilizzare un testo con allineamento a sinistra o a blocchetto. Ok invece per i titoli! Attenzione anche alla sillabazione, nei testi scorrevoli è buona abitudine utilizzarla, mentre per titoli o testi molto brevi è consigliabile evitarla.
Una vedova è una riga di testo finale di un capitolo o di un paragrafo che si trova** isolata alla testa della pagina successiva, mentre **un’orfana è un’unica riga iniziale di un capitoletto o di un paragrafo che si viene a trovare alla fine di una pagina. Poco carine dal punto di vista estetico, fanno perdere anche il filo nella lettura di un testo: evitabilissime!
Non manca occasione di vedere lettere stretchate, allungate, allargate, tirate come fossero di pongo. Le lettere non sono pongo, fate finta siano di pietra! Ci sarà sempre il cliente che, non tenendo conto di alcuna proporzione, ti chiederà di allargare quella scritta ma sarà vostra premura fargli capire che se il font è stato disegnato in quella maniera, ci sarà un motivo (sperando stiate usando un font ben disegnato e non uno creato dal grafico improvvisato di turno). Sì piuttosto a font extended o condensed!
Se è vero che fare il grafico è un lavoro di fantasia e creatività, è altrettanto vero che quando si tratta di scegliere i font da utilizzare per un progetto non si deve esagerare nella quantità per non creare confusione (a meno che non sia proprio quello l’obiettivo, certo!). Inoltre è sempre bene utilizzare utilizzare font molto diversi tra loro: sia il vostro impaginato un libro, un catalogo ma anche un semplice volantino, vi renderete conto da soli che due font molto differenti tra loro (serif con sans serif per esempio), creeranno un armonioso contrasto.
Sottolineare e dare rilevanza alle parole nel vostro testo è importante. Mentre il maiuscolo può sembrare invadente e comunicare un tono di voce eccessivo, il grassetto emerge come un'alternativa efficace e più equilibrata. L'uso ponderato del grassetto può donare alle parole un peso visivo senza stravolgere l'intero contesto. Il grassetto, quando applicato con precisione, non solo attira l'attenzione, ma può anche contribuire a creare una gerarchia visiva all'interno del testo. **Attenzione però, come quando a scuola se si evidenziava troppo in un testo si perdevano i punti focali, allo stesso modo utilizzare troppo il bold potrebbe compromettere la chiarezza e la leggibilità. **
Quando progetti un lavoro che dovrà essere stampato, è bene relazionarsi con il tipografo; questo perché ci sono degli accorgimenti di cui magari non sei a conoscenza o che hai dimenticato. Sicuramente se la grafica che hai realizzato va a finire sul bordo del foglio, ti verrà chiesto di inserire l’abbondanza e non dimenticare mai i segni di taglio! Se hai realizzato la grafica per una rilegatura con la spirale metallica per esempio, sappi che dovrai tenere il tutto all’interno di un tot. di cm per evitare che venga bucato dalla spirale. Insomma, interfacciarsi con un tipografo è sempre una buona cosa.
La griglia, o gabbia, costituisce una suddivisione essenziale dello spazio di lavoro attraverso linee verticali ed orizzontali, mirando all'organizzazione degli spazi e alla delimitazione degli elementi destinati a costituire un progetto. La griglia agisce come una guida visiva, stabilendo una struttura chiara e coesa che facilita il posizionamento accurato degli elementi. Questa precisione non solo contribuisce a un'estetica pulita e ordinata, ma assicura anche un allineamento uniforme, conferendo al progetto un aspetto coerente e professionale. Non è purtroppo un metodo che utilizzano tutti i grafici ed ecco perché spesso si vedono dei progetti di scarsa qualità.
Nell'ambito della psicologia del colore, emerge un concetto intrigante: ogni tonalità comunica una gamma di emozioni e significati. Per esempio, il blu si lega indissolubilmente alla serenità e alla tranquillità, offrendo un senso di calma e stabilità. Dall'altra parte dello spettro cromatico, il rosso si presenta come il portatore di forza e passione, suscitando un'energia intensa e vibrante. Il giallo invece introduce un elemento di vitalità e ottimismo. Questa tonalità è universalmente associata alla gioia, all'energia positiva e alla luminosità. Il giallo, grazie alla sua natura vivace, può evocare sensazioni di felicità, calore e ottimismo... W Sprint24! In questo contesto, il ruolo del grafico diviene cruciale, poiché deve navigare tra la vastità delle sfumature per selezionare il colore più adatto a trasmettere il messaggio desiderato. La scelta del colore diventa, quindi, una forma di arte e strategia, influenzando in modo significativo l'impatto comunicativo di un progetto, rendendolo visivamente coinvolgente e memorabile.