Un logo professionale può migliorare una società, un'organizzazione o un prodotto. D'altronde, un logo non professionale può rovinare un marchio o danneggiare il porfolio di un seppur bravo designer.
Il Logo è una componente fondamentale di un brand, contribuisce a creare l’identità dell’azienda e consente di differenziarla agli occhi del consumatore dai suoi principali competitors. Il logo ben studiato diminuisce notevolmente lo sforzo di un'azienda per conquistare la fiducia del cliente.
La situazione ideale si ha quando il desiderio del consumatore si identifica con il logo. Il solo logo rappresenta, simbolicamente, tutta la pubblicità di un'azienda.
Ovviamente non ci sono vere e proprie regole da seguito per creare un logo, ma possiamo seguire alcune linee guida che possono tornare utili mentre ne realizziamo uno.
1.Design: Abbozza le idee In molti si mettono direttamente davanti al computer per progettare un logo. Per poi rendersi conto che la maggior parte del tempo viene speso a giocherallare con i filtri e gli effetti speciali, ottendo risultati scarsi o poco soddisfacienti. Il modo migliore per iniziare è quello di prendere un foglio di carta e una matita. Pensa a chi ti stai rivolgendo, quale è il tuo target, immergiti nel brand, qual è il significato, la sensazione che si vuole trasmettere al pubblico. Scarabocchia le tue idee senza preoccuparti di rendere tutto perfetto. Quando sarai soddisfatto di quello che hai disegnato allora passa al computer.
2.Realizzazione: Grafica Vettoriale Principianti o non, c’è spesso confusione sull’ argomento tra grafica vettoriale e grafica bitmap (detta anche “raster”). A questo ha contribuito negli ultimi anni la diffusione dell’utilizzo di sofware quali Photoshop. Tutti ottimi esempi di applicazioni che però sono progettate principalmente per la creazione di grafica bitmap e fotoritocco. I più comuni formati di immagine, JPEG, GIF, BMP e TIFF sono tutti i formati bitmap, immagini create da pixel inseriti all’interno di aree specifiche. Quando si ridimensiona una bitmap, l’immagine potrebbe “sgranarsi” perdendo in qualita’. Al contrario, i file di grafica vettoriale non sono fatti di punti o pixel. Sono basati su forme e colori generate tramite formule matematiche. I vettori possono essere ingranditi o rimpiccioliti, a qualsiasi dimensione, senza perdita di dettaglio o nitidezza. L’ideale per creare e utlizzare loghi professionali nella stampa commerciale, siti web, televisione e tutte le altre forme di media. Se si impara ad utilizzare un software specifico di disegno vettoriale come ad esempio Adobe illustrator, Corel Draw, Inkscape) si sarà in grado di creare in modo rapido e semplice linee rette perfette, curve morbide e forme precise.
3. Combina i Colori Ogni colore non è essenzialmente legato a un particolare settore anche se alcune gamme cromatiche sono più adatte per alcuni servizi o prodotti. Ad esempio, l’accostamento tra rosa brillante e arancio non sarebbe consigliabile per il logo di una banca. L’ideale è cercare di utilizzare combinazioni di colori che hanno senso per il logo. Per l’ispirazione del colore da usare consigliamo di dare un’ occhiata al sito Adobe Kuler o dedicarsi alla lettura del libro di Jim Krause Color Index 2.
4. Black & White Il marchio deve essere progettato in bianco e nero. Bisogna considerare come risulterà quando fotocopiato o utilizzato via fax. In un secondo tempo si può studiare una rappresentazione a colori: si sconsiglia vivamente il procedimento inverso. Trasformato da bianco a nero il marchio non deve diminuire la sua espressività.
5. Pianificazione: Media Nella fase di sviluppo di un logo è importate tener presente il supporto sul quale verrà utilizzato. Ad esempio, se un logo verrà visualizzato solo su un sito web , si potrebbero usare anche più colori, sfumature o effetti particolari. Nel caso il logo venga utilizzato anche per la stampa commerciale è necessario considerare la complessità del logo e i costi di stampa che aumenterebbero con l’uso di più colori o effetti. Per alcuni loghi si potrebbe pensare di creare una versione web e una versione stampabile meno elaboratata. Altra cosa di cui tener conto per la realizzazione del logo è il fenomeno dell’ abbondanza (trapping) che si riferisce allo spazio tra due colori. Sulle macchina da stampa ogni colore è di solito stampato separatamente, nella fase si stampa può capitare che dei piccoli movimenti della carta o della macchina possano provocare la creazione di piccoli spazi tra i colori. Così anche solo lo spostamento di mezzo millimetro sarà percettibile nel caso di due colori che sono destinati a toccarsi perfettamente. Questo è altrettanto importante per le forme colorate che vengono contornate col nero. Per ridurre la possibilità che il movimento sia accentuato, nel disegno del logo è possibile creare una sovrapposizione ( noto come "choke " o "spread" ) che si applica tra i colori adiacenti. In ogni caso guardando diversi loghi professionali si può notare come colori differenti non sempre si tocchino e spesso si trova uno spazio vuoto incorporato nei disegni. Lo “spazio bianco" non solo è un importante strumento visivo ma può anche aiutare a ridurre il problema del trapping.
6. Affina il Logo Typo Le parole che compongono un logo sono altrettanto importanti quanto la grafica. Bisogna fare attenzione ad usare una tipografia efficace. A volte la scelta sbagliata dello stile del lettering, i caratteri, l’uso di maiuscole, minuscole in un logo può impattare drasticamente sulla resa finale che vogliamo dare. Inoltre, se il vostro logo utilizza un tipo di font, utilizzate il software per convertire le lettere in forme (shapes) / profili (outlines). In questo modo se devi inviare il file vettoriale a qualcuno chi lo riceve non sarà necessario che abbia il font installato sul proprio sistema.
post sviluppato da un articolo del blog del web designer Derek Underwood